BARI- Prima l’inaugurazione del nuovo ponte di Bari, poi il taglio del nastro dell’80esima Fiera del Levante e infine la firma sul tanto atteso Patto per la Puglia da quasi 4 miliardi di euro. La giornata del premier Matteo Renzi, a Bari, si concentra tutta in 3 intense ore.
Renzi ha incontrato i familiari delle vittime della strage dei treni del 12 luglio, a cui ha garantito che sarà fatta giustizia e si cercherà la verità, “ad ogni livello”. Con Emiliano una stretta di mano al termine dei discorsi, ma anche in questa giornata sono volate bordate. Durissime dal governatore, sottili ma infuocate dal premier. Emiliano ha colpito duro su sanità, incidenza tumorale del Salento e soprattutto Tap. E Renzi non ha risparmiato le sue risposte. “Anzicché continuare a farci piccole guerriciole inutili – ha detto – serve capire che la politica deve avere uno sguardo più alto, per essere utile ai giovani”.
Renzi ha parlato di un’estate difficile, in Italia come in Puglia. Ha ringraziato i soccorritori, soprattutto i vigili del fuoco, per i quali ha stanziato 100 milioni per ammodernare i mezzi. Poi ha lanciato ancora stoccate ad Emiliano. Il turismo? In Puglia va bene, se guardi solo la Puglia. Va migliorato, però. rispetto alle possibilità e alle più ampie prospettive. Ecco perché sarà il governo ad avere la competenza sul turismo. Quanto alla richiesta del governatore di riconvertire l’Iva e Cerano..
Renzi ha concluso ricordando la discussione, molto forte, sulle trivelle. “Siamo pronti a staccare un assegno da 20 milioni di euro per ristrutturare un luogo simbolo di questa vicenda, le tremiti.La giornata si è conclusa con la firma del patto per la puglia, 4 miliardi di euro per strade, treni, ospedali e c consorzio di bonifica. Renzi si è concesso una battuta sul forfait dello scorso anno, di cui si è scusato: “La Pennetta e la Vinci hanno preferito ritirarsi e farsi battere, ha detto piuttosto che farci litigare ancora”.
