TARANTO- A un anno dalla sentenza della Corte d’Assise di Taranto che in appello aveva confermato la condanna all’ergastolo nei confronti di Cosima Serrano e sua figlia Sabrina Misseri per l’omicidio di Sarah Scazzi, il Ministro di Grazia e Giustizia, Andrea Orlando, invia i propri ispettori a Taranto.
Questa ispezione cercherà di accertare eventuali responsabilità sul ritardo della presentazione delle motivazioni che hanno indotto i giudici, dopo tre giorni di Camera di Consiglio, a confermare il carcere a vita per le due indagate sull’uccisione della 15enne di Avetrana, strangolata e gettata in un pozzo il 26 agosto 2010.
“Questo ritardo ha impedito di fatto alla difesa -spiega il legale di Cosima Franco De Jaco- di ricorrere in Cassazione e di mantenere in carcere le due indagate, che fino a sentenza definitiva, comunque devono essere ritenute non colpevoli”. “Apprezzo –afferma De Jaco– l’intervento del Ministro che tenta di dare equilibrio tra l’interesse della Pubblica accusa e il Diritto alla difesa. Il ritardo della Corte d’Assise d’Appello di Taranto nel non presentare ancora le motivazioni relative alla sentenza del 27 luglio 2015 dimostra probabilmente l’ulteriore difficoltà a darne coerente giustificazione nonché l’assoluta fondatezza delle nostre ragioni, quando insieme al Procuratore generale della Corte di Cassazione abbiamo sostenuto l’incompatibilità del Tribunale di Taranto a decidere sul caso e oggi purtroppo dobbiamo dire anche l’inadeguatezza”.
E.P.