LECCE- Manifestazioni ovunque, in tutta Italia. Cassonetti colmi e tanta rabbia da parte di coloro i quali tengono pulite le nostre città e che oggi rivendicano i propri diritti.
A Lecce i disagi per lo sciopero dei netturbini non sono stati tanti, Monteco ha fatto sapere all’assessore comunale all’Ambiente Andrea Guido che pochi dipendenti hanno aderito. Ma davanti alla Prefettura erano in tanti a far sentire la propria voce. I motivi della protesta -proclamata per 24 ore, fino alla mezzanotte tra martedì e mercoledì- sono gli stessi della manifestazione precedente del 30 maggio: il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori dell’igiene urbana, fermo a 28 mesi fa, e la richiesta del mantenimento dei livelli occupazionali.
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