CAMPI SALENTINA- Le indagini e poi gli arresti, dopo la diffusione del video della vergogna. Oggi arriva la condanna per i due bulli di Campi Salentina accusati di aver sequestrato e incatenato ad un cancello, un bambino di 12 anni con problemi psichici, per semplice e puro divertimento.
I due, Riccardo Cassone ed Edoardo Tauro, oggi 22enni, hanno patteggiato la pena. Il gip Michele Toriello li ha condannati a 2 anni e 8 mesi ciascuno, mentre la mamma della vittima ed il ragazzino, che all’epoca dei fatti aveva 12 anni, costituiti parte civile, hanno chiesto un risarcimento di 150 mila euro. I legali dei due ragazzi avevano chiesto due anni e 5 mesi, ma il gip ha respinto la concessione delle attenuanti generiche perché la violenza fu gratuita e per l’atteggiamento aggressivo dei due, che anche in sede di interrogatorio, non si dimostrarono pentiti della loro bravata.
Una violenza, psicologica e fisica, inspiegabile in quel video. I fatti risalgono a due anni fa. Il ragazzino era stato legato con una catena al cancello della chiesa Santa Maria delle Grazie di Campi Salentina. insultato dai suoi aguzzini, che poi gli avevano urinato addosso e lasciato solo per un’ora. I due ventenni erano stati identificati dai carabinieri dopo la denuncia della madre e il 5 dicembre scorso arrestati.
Quella ripresa nel video, secondo le indagini dei carabinieri di Campi, era solo uno dei tanti soprusi che il ragazzino era stato costretto a subire, tanto da essere arrivato al punto di non voler più uscire da casa. Poi il vero e proprio sequestro di persona: usando una catena per biciclette, lo avevano legato al cancello mentre il ragazzino piangeva. Gli avevano urinato addosso e costretto a fumare uno spinello. La scena era stata ripresa con lo smartphone e il video si è diffuso, pian piano, tra compagni di scuola, amici, sino ad arrivare alla dirigente dell’istituto frequentato dalla vittima che ha subito informato la madre.
