Cronaca

Senz’acqua anche se pagano, da Trepuzzi appello a Motta: “E’ un reato”

TREPUZZI- Il problema è sempre lo stesso e a lanciare un appello oggi sono tre simpatici, ma disperati, anziani di Trepuzzi. Il più grande è il sig. Giovanni, 97 anni. Anche se pagano regolarmente le bollette, è stata loro staccata l’acqua per colpa di chi, invece, non paga. Sono residenti in un condominio popolare dell’arca sud (ex iacp). Su 16 famiglie, quelle morose sarebbero 5. Il mese scorso, dopo il taglio dell’erogazione idrica, il sindaco Valzano ha emesso un’ordinanza per ripristinarla per 20 giorni, e così è stato. Ma, allo scadere del termine, i rubinetti sono stati immediatamente richiusi dall’Acquedotto pugliese.

Il rappresentante degli inquilini delle case popolari si rivolge al procuratore Cataldo Motta, perché secondo lui si è i presenza di un reato: non si può togliere un bene fondamentale come l’acqua a chi, per giunta, la paga.Intanto giovedì è stato a Lecce il nuovo amministratore di Arca Sud, Vito Bruno, che ha incontrato i consiglieri regionali leccesi. È stata rilanciata l’idea, già attuata in alcuni condomini, dell’installazione dei contatori individuali, con un’intesa arca Sud-Regione-Comuni, in modo che l’erogazione venga interrotta solo a chi non paga e che poi, tra i morosi, si individuino quelli realmente incolpevoli, che non riescono, cioè, davvero a pagare perché non ne hanno la possibilità. Per i debiti pregressi, che ormai ammontano a milioni di euro, si dovrà aprire un grande capitolo a parte.

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