Cronaca

Corigliano: la falda non si tocca, esperti a confronto sulla tutela dell’acqua

CORIGLIANO– La contaminazione della falda acquifera può essere una delle cause scatenanti di malattie gravissime. Argomento sul quale si sono confrontati ieri sera nel castello di Corigliano d’Otranto esperti e medici di Asl e Arpa, oltre a numerosi sindaci della provincia, cittadini, e associazioni ambientaliste. Il protocollo d’intesa sottoscritto dai sindaci di Calimera Francesca De Vito e di Corigliano d’Otranto Dina Manti all’indomani della pubblicazione dei dati choc del Csa si è concretizzato con il primo tavolo permanente dal titolo “Tutela della Falda Salentina”. Un incontro tecnico scientifico per analizzare la prima delle emergenze: l’inquinamento delle falde. A Corigliano d’Otranto è la situazione acqua a dover essere monitorata a causa della discarica, già pronta, ma non in esercizio, che insiste proprio sulla falda.

I comuni della Grecìa si sono ritrovati con il triste primato dell’ altissima incidenza dei tumori al polmone. In queste zone la gente si ammala più che nel resto del Salento, e alle coincidenze non ci crede più nessuno. A partire dagli amministratori che ora vogliono vederci chiaro e chiedono risposte soprattutto dal mondo scientifico.

L’Aqp, attraverso il parco pozzi presente a Corigliano emunge e fornisce acqua a diversi comuni. Una possibile contaminazione di questa risorsa può avere dunque effetti drammatici sulla salute.

Le battaglie che da tempo l’amministrazione comunale di Corigliano ha intrapreso a difesa del territorio e del sottosuolo, ha ribadito il sindaco Dina Manti, devono essere ora mutuate e fatte proprie da tutti gli organi deputati al controllo ed alla salvaguardia della salute pubblica”.

Al convegno hanno partecipato numerosi sindaci della Grecìa e i rappresentanti dell’istituto Agrario di Maglie, dell’Acquedotto Pugliese, del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Lecce, dell’Istituto Eurispes e dell’Università del Salento. Il prossimo appuntamento sarà a Calimera a metà mese e riguarderà, questa volta, l’inquinamento dell’aria. Incontri che diventeranno periodici con monitoraggi permanenti.

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