LECCE- Sarà tanto estrema che non ci sarà, la extrema ratio per cui sarebbe possibile, in caso di accordo di coalizione tra fittiani e berlusconiani, l’individuazione del futuro candidato Sindaco per Lecce attraverso le Primarie. Così il segretario regionale di Forza Italia che conferma che l’ingresso in giunta del suo partito al Comune di Lecce non è certezza di accordo elettorale. Per Vitali bastano ed avanzano le Primarie di quattro anni fa come se volesse dire: sappiamo le modalità discutibili con cui vennero portati al voto i simpatizzanti. Per il numero uno azzurro ci sono le figure politiche che con credibilità potranno individuare il miglior candidato possibile ma avvisa la segreteria provinciale del suo partito: se la posizione, un po come è stato per la scelta di entrare nella giunta del fittiano Perrone, tra me ed il coordinatore Mazzotta dovesse essere diversa deciderò io.
E se ogni rimpasto abitualmente serve per pacificare dissapori, il caso dell’ingresso nella giunta dei Berlusconiani , ha di fatto spaccato Forza Italia ed anche indebolito Perrone. Il primo cittadino fittiano spera di portare nella sua lista civica lo scontento Calo che uscirà dal partito azzurro ed approderà o nel gruppo del Sindaco o nel neo gruppo di Lecce 2017.
Mentre sino al “rimpastello” i consiglieri erano tutti perroniani, e quindi fittiani, oggi rimangono tutti fittiani ma con un po di “se”, e molti “ma” , sulle singole scelte del sempre fittiano Perrone. Primo sussulto proprio le commissioni comunali o ,per meglio dire, le presidenze di queste tanto da indurre il Presidente del Consiglio Comunale Alfredo Pagliaro ad avviare le consultazioni con tutti i partiti e poi indicare i nuovi assetti alla luce dei nuovi equilibri politici tra i gruppi consiliari.