GROTTAGLIE- I militari della Guardia di Finanza hanno confiscato beni per 4,5 milioni riconducibili a Pietro e Francesco Cantoro, di 56 e 35 anni, padre e figlio, di Grottaglie. Il patrimonio a cui sono stati messi i sigilli, riguarda: 4 fabbricati, 9 appezzamenti di terreno, del patrimonio di due aziende e relative quote societarie e di 12 automezzi. Nel mirino anche un centro scommesse e internet point, di loro proprietà ma fittiziamente intestato a un prestanome.
Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Taranto su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Lecce, è l’epilogo di un’attività condotta dal Nucleo di polizia tributaria ai sensi del ‘Codice antimafia’ che portò al sequestro preventivo dei beni nel marzo 2015.
Dagli accertamenti a carico dei due, condannati per associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, furto, rapina, estorsione, è emersa una sproporzione tra i beni a essi riconducibili e il tenore di vita con i redditi dichiarati.