LECCE- E’ il freddo, anche se nel Salento si è fatto sentire, forte, solo per poche ore, ad alimentare l’influenza 2015. I dati parlano di 120-150mila italiani a letto nella prima settimana del nuovo anno. I malanni di stagione si scambiano, ahinoi, a tavola e nelle reunion dei giorni di festa, al calduccio tra le mura domestiche, quando gli agenti infettivi festeggiano insieme a noi.
Febbre e dolori articolari, ma anche mal di gola, bronchite o disturbi gastrointestinali sono i sintomi che costringono a letto tantissime persone in questi giorni. E, anche se c’è ancora lo scontro tra chi è pro o contro la somministrazione del vaccino, i più colpiti sono sempre i bambini, soprattutto tra 0 e 4 anni.
Secondo i numeri distribuiti dall’Adnkronos, il Salento è sotto la media a livello di soglia epidemica: “In tutte le regioni l’incidenza è sotto la soglia tranne che in Piemonte, nella Provincia autonoma di Trento, nel Lazio, in Campania e in Basilicata”. Nel rapporto si sottolinea però che “l’incidenza osservata in alcune regioni è fortemente influenzata dal ristretto numero di medici e pediatri che hanno inviato, al momento, i loro dati”.
Per difendersi, le raccomandazioni sono quelle di sempre: evitare gli sbalzi di temperatura, vestirsi a strati in modo da poter adeguare l’abbigliamento al clima al chiuso e all’aperto, modificandolo con facilità ed areare i locali interni al mattino e la sera.