CronacaPolitica

Il distretto turistico è realtà: c’è la firma di tutti i Comuni

LECCE- Con queste firme nasce ufficialmente il distretto turistico del Salento. E non sarà più solo appannaggio dei comuni rivieraschi, perché esteso a tutti: ad aderirvi tutti e 97 i sindaci leccesi, la Provincia di Lecce e la Regione Puglia e 41 associazioni di categoria. Una svolta che si attendeva per fare del Tacco d’Italia la punta avanzata della gestione e organizzazione del settore e anche per cancellare le brutte immagini che negli ultimi due anni hanno macchiato l’estate salentina, per buona parte dipinta, soprattutto nel Gallipolino, come un divertimentificio sregolato. Si cambia passo, dunque. “E’ la sfida che il territorio ha voluto. Ed è una sfida anche sotto il profilo occupazionale”, ha detto il prefetto Claudio Palomba.

Il protocollo d’intesa firmato delimita l’area, coincidente con l’intera provincia, ai fini della successiva istituzione da parte del Ministero dei beni culturali. L’obiettivo è riqualificare e rilanciare l’offerta e migliorare l’efficienza dei servizi, facilitare accesso al credito, semplificare i rapporti con le amministrazioni. E fare tutto questo coniugando costa e entroterra, paesaggio e ricettività, promuovendo un piano strategico unitario del territorio, anche a livello di trasporti. Una novità a cui il mondo dell’impresa guarda con grande favore.

Alla creazione di una zona a burocrazia zero corrisponderanno però anche verifiche e controlli puntuali. “vigileremo – dicono i sindacati confederali e Ugl – per l’applicazione corretta del contratto collettivo del lavoro più rappresentativo del settore al fine di evitare sia speculazioni che concorrenza sleale all’interno delle aziende turistiche”. Per dare al distretto gambe per camminare, nascerà una struttura operativa, “un tavolo strategico permanente”, l’ha definita il governatore Emiliano è in quella sede che saranno delineati criteri certi anche per la distribuzione dei fondi in arrivo, “evitando campanilismi”, e per veicolare progetti pilota. La macchina è in moto. E altri, se lo vorranno, potranno salirci.

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