LECCE- Amianto tra l’erba, amianto che sembra essersi già fatto strada nel terreno, amianto in una vecchia masseria diroccata. Veleno allo stato puro, perché in alcuni casi sbriciolato: le fibre possono essere inalate e quindi è pericolosissimo. Basti pensare che gli operai impiegati nelle ditte specializzate, quando sono impegnati nella bonifica, indossano tute e maschere altamente protettive. Qui il materiale è libero di disperdersi nell’aria.
Ci troviamo a Lecce, in via vecchia Frigole e, proseguendo, sulla strada provinciale 304. Un cittadino, che percorre per sport quella strada, ha notato queste vere e proprie bombe ecologiche. Dopo un po’ di tempo, notando che tutto rimaneva lì, ha deciso di non starsene a guardare. Armato di macchina fotografica, ha immortalato questo scenario:
E poi è andato alla stazione Carabinieri di Santa Rosa ed ha presentato una regolare denuncia, che ora darà il via alle indagini per “abbandono di rifiuti”. La quantità di materiale di risulta abbandonato, soprattutto nella masseria, è notevole e fa pensare che non sia frutto del gesto di singoli cittadini, quanto più probabilmente di attività imprenditoriali. Guardate: ci sono anche resti di vasconi in amianto e tubi dello stesso materiale.
Inoltre, alcuni pezzi delle classiche tettoie ad onduline di amianto sono state spennellate di verde, la tipica vernice che viene utilizzata nella prima fase di bonifica. Saranno le indagini dei carabinieri a far luce su questa foresta tossica alle porte della città. Ed urge la bonifica immediata dell’intera zona.
