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Bunker Perucchini: “Lecce, ti portiamo in B”

LECCE (di Carmen Tommasi) – Sogna con emozione di portare il Lecce in serie B. Pensa intensamente e spera con convinzione di poter fare un campionato da protagonista con la maglia giallorossa. Vuole ripagare con forza i tifosi salentini dalla brutta finalissima playoff, persa due campionati fa, con il Frosinone. Filippo Perucchini, numero uno giallorosso, pensa in grande, ma tiene allo stesso tempo ben saldi i piedi per terra: “In cosa sono cambiato in B nell’esperienza col Varese? Fondamentalmente in niente, ma ora ho solo un po’ di esperienza in piĂą. Non mi piace guardarmi indietro -spiega il portiere bergamasco, 24 anni– ma penso che anche due anni fa ho fatto una stagione positiva. Poi, l’anno scorso con il campionato di B ho fatto molta esperienza e questo mi ha aiutato ad essere quello che sono.

PIAZZA DI LUSSO – Il calciomercato estivo voleva l’ex estremo difensore scuola Milan vicinissimo al Bologna, ma anche ad altri club titolati di serie A e B: “Sono molto felice di essere rimasto qui nel Salento e non si può mai dire che Lecce è una seconda scelta. In estate ci sono tanti rumors, ma ho sempre vissuto bene quel periodo e ho costantemente pensato di essere un giocatore del Lecce. Sono contentissimo, perchĂ© penso che questa sia stata la cosa piĂą giusta per me”.

perucchiniDIFESA IN CRESCITA – La retroguardia giallorossa sembra aver trovato il giusto equilibrio nella due partite con mister Braglia in panchina: “Siamo trovando un nostro equilibro sia difensivo che di squadra che prima ci era mancato. Nelle ultime due partite abbiamo dimostrato di saper soffrire, perchĂ© in questa categoria non ci sono mai cose e gare scontante. Ma noi siamo stati bravi a portare il risultato a casa e dobbiamo continuare così“.

IL NUOVO MISTER – Con il tecnico di Grosseto alla guida dei salentini, il Lecce ha conquistato due vittorie di fila in campionato e ha bloccato anche il Matera in Coppa Italia: “Il mister ci ha dato tanta esperienza nel gruppo e giorno per giorno sul campo ci sta aiutando a trovare la giusta compattezza. Anche prima con Asta succedeva questo, era bravo e preparato, ma si sa quando non vengono i risultati l’allenatore è sempre il primo a pagare. La serie B? Diamo il 120% ogni giorno per portare questa piazza dove merita. Ho ancora in mente il boccone amaro della finalissima di Frosinone di due stagioni fa, dobbiamo rifarci. Per adesso diamo il massimo e a marzo vedremo. Dobbiamo pensare gara dopo gara, non è un campionato facile”.

IL NUMERO UNO, MESTIERE DURO – Come ha dichiarato capitan Papini, un buon portiere è quello che para i pochi tiri che riceve in 90′: “Si, Romeo ha ragione. Per un portiere che gioca in una squadra come il Lecce è importante farsi trovare pronto quando arriva il tiro giusto. Il nostro compito è quello. L’anno scorso, invece, mi bombardavano per tutta la gara (sorride, ndr). La parata piĂą difficile di quest’anno? Forse quella rasoterra nel primo tempo con l’Ischia, perchĂ© la palla ha preso un giro strano ed è stata deviata da un difensore. Donnarumma? Ne parlano come un fenomeno ed è una cosa bellissima per il calcio italiano e vuol dire che qualcosa sta cambiano. I giovani forti possono iniziare a giocare anche in Italia e lui l’ha fatto a 16 anni e mezzo in un club come il Milan. Conosco bene anche il fratello, anche lui portiere e di sfuggita ho avuto modo di conoscere anche Gianluigi…”

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