TORREPADULI- Si è ripetuto, come ogni anno il magico rito della Notte di San Rocco, in una Torrepaduli gremita. Pizzica e tradizione, musica e devozione, uniti nel rito collettivo della festa popolare, che unisce i cuori, che fa ballare insieme, che sfida il caos, il caldo, la folla enorme. È un ritrovarsi insieme uniti dal ritmo scandito da tamburelli e fisarmoniche, da canti e stornelli, mentre le movenze dell’antica danza dei coltelli affascinano ancora e catalizzano gli sguardi .
Una danza maschile che simula il combattimento, a mani nude, con le dita protese, che sostituisce il corteggiamento della pizzica a quello della sfida e del duello. Una danza che a Torrepaduli, nei giorni dei festeggiamenti dedicati a San Rocco trova la sua massima espressione. I gesti sono codificati , noti solo agli adepti, niente è lasciato al caso, anche se la musica guida l’improvvisazione e il ritmo , ripetitivo e quasi ossessivo dei tamburelli.Uno spettacolo mozzafiato che unisce storia, e tradizione, leggenda, sacro e profano.
E mentre le ronde si fanno spazio nella piazza, sul palco insieme alla direttrice artistica Rosaria Ricchiuto gli attesissimi ospiti: l’attore e regista Michele Placido, il regista salentino Edoeardo Winspeare. Beppe Fiorello con il suo omaggio a Domenico Modugno…Infine Eugenio bennato con il suo concerto “Balla la nuova Italia”
Sul palco un susseguirsi di gruppi della tradizione: Antonio Castrignanò, Il canzoniere Grecanico Salentino, Enza Pagliara, Rocco de Santis e tantissimi altri ancora, in una notte dalle suggestioni uniche.