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Ulivi, musica e poesia: è il giorno della Notte di San Rocco

TORREPADULI- Gli ulivi, l’identità di questa terra, la storia che scorre e che ora è in pericolo: pulserà per loro il cuore del Concertone della Notte di San Rocco, questa sera.
Approda sul palco di Torre Paduli la battaglia per la loro salvaguardia, per strapparli al disseccamento ma anche alle decisioni che pretendono di estirparli, senza ancora alcuna evidenza scientifica. La “Fondazione Notte di San Rocco di Torrepaduli” ha lanciato un appello agli artisti invitandoli a sottoscrivere il Manifesto “ARTISTI PER GLI ULIVI”.
È la musica che si fa impegno, nella lunga notte che segue la tradizione della sera del 15 agosto, della danza dei coltelli, della devozione per il santo che veniva dalla Francia a guarire dalla peste.

Ospiti d’eccezione, dunque, da seguire in diretta sino all’alba su Telerama e Telesalento. Il concerto si aprirà con il ricordo di Carmelo Bene e degli altri poeti che hanno segnato l’anima del Salento.

La pizzica protagonista, sempre, declinata nelle versioni più inedite e diverse, declamata dai grandi come Michele Placido, Eugenio Bennato e Beppe Fiorello. Si comincia, per non finire in una notte sola. Perché “chi balla la pizzica non muore mai”.

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