Cronaca

Il giallo della scomparsa di Osama, ora si teme il sequestro di persona

SALICE SALENTINO- Il giallo della scomparsa di Osama si infittisce e ora si inizia a temere che dietro il suo mancato ritorno a casa ci sia un sequestro di persona. Lo dice tra i denti l’Imam di Lecce: “stiamo iniziando a pensare che qualcosa lo stia trattenendo”. Nulla o molto poco di pregresso farebbe pensare ad un allontanamento volontario del ragazzino di 14 anni scomparso da Salice Salentino mercoledì scorso. La paura cresce e si rafforza il quadro delle ricerche: in campo anche l’associaizone Penelope che si occupa di persone scomparse. Si preparano, inoltre, centinaia di volatini con le foto di Osama da affiggere a Lecce e dintorni. Martedì sera, intanto, alle ore 20, una fiaccolata partirà dalla casa della famiglia, in via Napoli, per arrivare ai piedi del Municipio, dove ci sarà una veglia di preghiera interconfessionale e laica alla presenza del console del Marocco Vincenzo Abbinante e delle istituzioni.

Il tempo passa e, come si sa in questi casi, le speranze di ritrovare il ragazzo si affievoliscono. Senza pace il padre e il fratello, da giorni e spesso in solitudine, in giro in lungo e in largo nel Salento per cercare Osama. Sono trascorsi sei giorni, ma non c’è alcuna traccia di lui, se non il video che conferma il suo arrivo nella stazione di Lecce, il 28 luglio, dopo essere partito da quella di Salice. Era solo? Oppure con chi? ha lasciato il cellulare a casa e ha con sé solo 30 euro: ha portato via altro?

È la prima cosa che l’associazione Penelope ha chiesto alla mamma di verificare: zaini, borse, vestiti, capire se manchi qualcosa che possa dare una minima conferma di una volontà di allontanarsi da casa.

Osama, 14enne con la testa sulle spalle e buoni vuoti a scuola, fino a pochi mesi fa non si spostava da nessuna parte se non accompagnato dal padre. Anche questo rende il quadro ancora più grave.

Ora si esplora nelle conoscenze del ragazzo, soprattutto con adulti. Era solito seguire il padre Aziz nel mercato dove la famiglia ha un posteggio per la vendita di vestiti, lì ha senz’altro interloquito con altri ambulanti e altre persone, ma “non c’è un rapporto tale da considerarli amici”, dice l’Imam.

Lo ribadisce Annalisa Loconsole, del pronto intervento dell’associazione penelope: bisogna riavvolgere la matassa, focalizzare il momento in cui Osama si è allontanato da casa, passare al setaccio i filmati di tutte le telecamere lungo il percorso per la stazione di salice e fuori quella leccese, iniziare a interrogare le persone che possano averlo visto in quei suoi passi.

Poi, andare oltre: verificare i traghetti in partenza da brindisi, l’aeroporto, le banche dati dell’Interpol e di Schengen, “senza strumentailzzare però la religione”, dice la Loconsole.

Articoli correlati

Incidente sulla Statale 100: morti 3 giovani, altre 3 persone ferite

Redazione

Picchia la moglie davanti ai figli: arrestato

Redazione

Mantova, incidente sul lavoro: 50enne neretino in prognosi riservata

Redazione

Furto della borsa nel B&b, la vittima ringrazia la polizia: “angeli custodi”

Redazione

Ztl, la battaglia contro il pass a pagamento

Redazione

Consorzi di bonifica, Emiliano vuole le carte. Gli agricoltori continuano a protestare

Redazione