Politica

Emiliano Giunta a 10 e strategia della condivisione, al Salento il 40 per cento della Giunta

BARI- Non è senza tensioni l’esordio di Emiliano. La strategia del neo Presidente di responsabilizzare i Grillini gli fa guadagnare l’appellativo di “Satanasso” proprio dal Beppe Nazionale. Qualcuno gli contesta di aver delegato la sua componente, le famose “Sagre”, a scegliere i nomi del suo governo ma questo procede dritto tra necessità di lavorare subito per la Puglia e volontà di recuperare quel movimentismo anti politica che va al mare o vota 5 stelle. In Giunta il 40% dei nomi, su 10 totali, arrivano dal Salento: Negro,Capone,Leo ed il tarantino Liviano ed i 3 posti dei Grillini saranno, probabilmente, rimpiazzati dal barese Nunziante, dal tranese Santorsola e dal foggiano Di Gioia sempre scaturiti dall’elezione diretta delle Sagre di Emiliano.

Da Oltre con Fitto arriva la stoccata sulla disattesa assunzione di responsabilità del Sindaco di Bari per non aver fatto sua la prerogativa prevista dalla legge di scegliere lui direttamente, essendo stato eletto dal popolo, i nomi del suo esecutivo ma delegando, invece, una pseudo assemblea popolare. Non dolce anche il capogruppo di Sel, suo alleato, Lospinuso che stigmatizza la scelta di Negro alle pari opportunità pur sapendo la formazione cattolica dell’eletto di Muro. Emiliano tira dritto e venerdì ufficializzerà le nomine da Taranto mentre il coordinatore regionale di Forza Italia, Luigi Vitali, lo attacca per non aver dato rappresentanza, nell’esecutivo, alla provincia di Brindisi anche successivamente al diniego dei 5 stelle.

Per la maggioranza di Emiliano, oltre alle polemiche del Pd di Lecce ed alla reazione del primo degli eletti Sergio Blasi certo di poter ambire ad una sua responsabilità nella neo giunta, arriva anche l’intervento della magistratura che indaga per peculato il consigliere regionale di Brindisi, Mauro Vizzino, appena eletto nella lista Emiliano Sindaco Di Puglia. Questo avrebbe trasferito , attraverso il sistema informatico , finti rimborsi che avrebbe fatto confluire direttamente dalla Asl al suo conto corrente per una cifra di circa 1000 euro in tre anni, stessa operazione compiuta, secondo la magistratura di Taranto, anche da un suo collega sempre dipendente della Svimservice. L’indagine sarebbe partita proprio da un esposto presentato dalla Asl di Brindisi in quanto i due, Vizzino e Cocciolo, impiegati al cup di Mesagne. 

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