LECCE- Xylella, pressing degli attivisti sulla Regione. Con una lunga lettera, chiedono a Michele Emiliano di aprire la ricerca a 360°, a quante più realtà possibili (CNR, Università, Centri di ricerca indipendenti), sia nazionali che europee; di bloccare qualsivoglia tentativo di espianto di ulivi e uso di fitofarmaci, poiché “in mancanza di qualsivoglia certezza scientifica e di una diagnosi completa, considerando che lo stress chimico potrebbe influire negativamente sul disseccamento.
Non solo. Le associazioni salentine chiedono di modificare la normativa regionale sul tema Ulivi, la L.R. 41/2014, estendendo la tutela non solo agli alberi monumentali ma a tutti, “in quanto elementi simbolici del territorio”.
La richiesta più forte è quella di eliminare lo stato di emergenza, “in quanto non vi sono misure di emergenza da attuare, ma solo di studio e ricerca sulle cause del disseccamento”, chiedendo inoltre “con forza alla Commissione Europea di declassare il batterio e di eliminarlo dall’Allert list dell’EPPO in quanto ormai insediato nel territorio e – probabilmente, in base a quanto riferisce l’esperto americano Alexander Purcell – insediato in tutta Europa da secoli”.