LECCE- Come la prima volta per la sagra del programma, anche questa volta Michele Emiliano si è presentato al cinema Santa Lucia sotto braccio a Dario Stefano, che continua a giurargli lealtà: sono saliti insieme sul palco per ribadire che la sinistra è unita. Hanno voluto chiudere insieme la campagna elettorale salentina, al Santa Lucia di Lecce, uno spazio a cui sono legati emotivamente molti leccesi.
“La nostra è una coalizione di centrosinistra classico – ha spiegato il candidato al governo della Puglia, che ha chiamato sul palco anche Salvatore Ruggeri, segretario dell’Udc, per ringraziarlo di aver rotto con Ncd. Non sono mancate le bacchettate nei confronti di Renzi: ancora una volta Michele Emiliano critica il decreto sulla buona scuola e la figura del dirigente decisionista e ricorda al premier che lui non se ne starà buono a dare ragione a Roma, ma sarà il garante del Mezzogiorno e incalzerà il governo. Convergenze con Stefano anche sui 10 anni di Vendola, “in cui, spiega, l’immagine della Puglia all’estero è cambiata in positivo, ma anche l’autostima dei pugliesi”.
Insomma, le critiche alla sanità e all’ambiente se le è lasciate alle spalle. Il clima è disteso, ma Stefano invita tutti a non rilassarsi, “perché la vittoria bisogna ottenerla alle urne”.
Emiliano torna sulla vicenda xylella: dichiara ai giornalisti di essere intenzionato a mettere su una task force di ricercatori e istituzioni come primo atto del suo governo. Dichiara anche di voler fare una legge elettorale subito, appena eletto, in cui inserire la parità di genere. Sulla vicenda degli impresentabili, invece, dice poche parole, per evitare le polemiche: “A Roma stanno facendo delle cose che noi ci limitiamo ad eseguire, ma non è che noi ne abbiamo capito fino in fondo il senso e il significato”. Insomma, anche sul palco il candidato del centrosinistra fa capire che la sua posizione da cane sciolto non piace ai vertici del partito e che qualcuno ha cercato di mettergli i bastoni tra le ruote accendendo polemiche evitabili.
