LECCE- Il dibattito era incentrato sull’Università islamica a Lecce. Per parlare di questo Magdi Cristiano Allam è arrivato in città con una convinzione: il progetto del primo ateneo islamico in Italia proprio nel capoluogo barocco è sbagliato e pericoloso.
Ma l’ideatore del progetto e, quindi, il principale interlocutore, Giampiero Khaled Paladini, non si è presentato, benché invitato. Niente confronto quindi, con l’ex vicedirettore del Corriere della Sera, che ha commentato polemicamente l’assenza di paladini, per evitare, dice un confronto dal quale sarebbe uscito sconfitto.
Allam, egiziano di fede musulmana, convertitosi al cristianesimo nel 2008, ha assunto da anni posizioni molto dure nei confronti del credo di Allah, ritenendo che non esista un islam “moderato” e non si possano operare distinzioni, giacché – ritiene in sostanza – sono i fondamentalisti a farla da padrone nell’universo musulmano.
Coerente con l’impostazione di forte critica nei confronti del mondo islamico.Posizioni confermate durante il convegno dal titoli “Lecce Capitale di quale Cultura? Dalla Presa di Otranto all’Università islamica”, insieme all’avvocato Riccardo Rodelli e ai giornalisti Giorgio Demetrio e Raffaele Gorgoni.