Cronaca

Cava Don Paolo, associazioni contro il parere favore del Comune

CUTROFIANO- “Cava COLACEM “Don Paolo” di Cutrofiano, intervenga l’Assessore Barbanente”. A chiederlo a gran voce sono la Sezione Sud Salento di Italia Nostra e il Forum Amici del Territorio di Cutrofiano che, insieme, denunciano una dubbia legittimità degli atti nell’iter autorizzativo del progetto di ampliamento della cava Colacem “Don Paolo” di Cutrofiano.
“Il progetto di ampliamento della cava -scrivono- contrasta con le norme del Piano Regionale delle Attività Estrattive (PRAE), di tutela della falda freatica superficiale, una risorsa acquifera su cui l’attività agricola nel territorio del Comune di Cutrofiano si è basata nei secoli scorsi e si basa tuttoggi, e che per tale motivo risulta essere un elemento naturale importantissimo per la comunità cutrofianese, da tutelare integralmente.
Nello specifico, il progetto violerebbe le Norme Tecniche di Attuazione del PRAE, che prescrivono categoricamente: “Nelle cave è fatto divieto di mettere a giorno la superficie della falda freatica (falda acquifera libera). La profondità delle cave a fossa in pianura – come quella in questione –  deve mantenersi almeno a 1,5 metri al di sopra del massimo livello della falda freatica”. In difformità a tale norma,  l’area di ampliamento della cava “Don Paolo” ricade su una falda freatica superficiale poco profonda, come chiaramente descritto nella relazione geologica allegata al progetto, in netto contrasto con le norme di tutela succitate -dicono-. Ciononostante, il dirigente comunale responsabile del procedimento di valutazione di impatto ambientale ha espresso comunque parere favorevole”.

Da qui la rabbia delle associazioni, che hanno inviato agli uffici competenti e all’Assessore  Regionale per la Qualità del territorio Angela Barbanente la richiesta di annullamento in autotutela del parere favorevole di VIA, emanato il 13 febbraio scorso, dall’ufficio tecnico comunale di Cutrofiano: “Qualunque convenzione o accordo economico sottoscritto tra l’autorità competente al procedimento e la ditta proponente il progetto, non può derogare le norme di tutela previste dalla legge vigente, in materia di Valutazione di Impatto Ambientale e di attività estrattiva”.

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