GALATINA-Sul podio, tra la neve, salgono il salentino Gianni Sabella, insieme ad Inuik, Jimmy, Otto e Silver. Sono loro i secondi classificati nel campionato mondiale di Sleddog, la slitta trainata dai cani, che si è svolto ad Auronzo di Cadore.
Ma che ci fa un galatinese ai primi posti nel mondo in uno sport che si pratica sulla neve? Glielo abbiamo chiesto.“Mi alleno sul terreno e, quando posso -soprattutto a ridosso di una gara- vado in Sila con i miei quattro Siberian Husky. Ho iniziato un po’ per gioco e per la mia passione per i cani da slitta. Ho cominciato con la bici, poi correndo a piedi, finché nel ’97 non ho partecipato ad un corso specifico. Ho comprato una slitta in legno ed il fine settimana io ed i cani andavamo sul pollino”. Dal 2001 in poi, le gare e, puntualmente, i successi, la vittoria dei campionati italiani, europei e mondiali.
La domanda è d’obbligo per spazzar via ogni dubbio: i cani soffrono? “No, assolutamente! -dice- Noi ci alleniamo all’alba perché si adeguino senza traumi alle temperature ed io calibro la durata dell’allenamento a seconda del freddo che fa. Hanno un perlo termico, che perdono in primavera-estate. E non soffrono neanche nel trainare la slitta, è il loro istinto, lo fanno sin da quando sono cuccioli. In questo sport non si usano frustini, ma solo i comandi con la voce”. E poi ride: “Se non ne hanno voglia, non mi danno retta, restano fermi e basta”.