LECCE- Almeno 500 capi sono già morti e altri rischiano di ammalarsi, visto che a Lecce sono stati documentati almeno tre focolai della malattia. Si chiama lingua blu ed è la nuova angoscia degli allevatori. La Coldiretti ha chiesto alla Regione di affrettare le campagne di vaccinazione, ma finora i bandi dell’assessorato alla Sanità sono andati deserti e l’ultimo è stato pubblicato l’11 febbraio scorso.
“L’avvio della campagna vaccinale – ha detto Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia – non può andare oltre marzo, per evitare nascite di soggetti disvitali ed effetti teratogeni durante la gestazione”. Le esortazioni del Ministero della Sanità, d’altronde, sono inequivocabili rispetto alla Puglia ed in particolare alle province di Brindisi, Taranto e Lecce: la vaccinazione deve interessare almeno l’80% degli animali delle specie sensibili (bovini, bufalini, ovini e caprini) presenti nelle province in restrizione entro il mese di Aprile; vanno ripetute per almeno 2-3 anni, le priorità di intervento devono riguardare la vaccinazione degli animali soggetti agli spostamenti e delle popolazioni residenti nelle aree al confine con le province indenni.
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