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Convegni e telefoni, le spese pazze dei Comuni

BARI- Quanto costa la mensa scolastica? Un bel po’, ma certamente meno di convegni e bollette telefoniche. E’ la dura legge della Pubblica Amministrazione che a qualsiasi livello destina il denaro pubblico in modo spesso poco comprensibile al normale cittadino. A scoprire le carte, dei bilanci s’intende, è sempre il sito internet voluto dal governo centrale.

Basta dare una sbirciata a caso per capire di che si parla. Se nei giorni scorsi il Comune di Brindisi era quello che più di altri spendeva per sovvenzionare l’attività dei politici locali, quello di Lecce investe in convegni più di chiunque altro. E’ per la candidatura a Capitale Europa della Cultura, si dirà. Forse si, fatto sta che nel 2014 ha investito 1 milione di euro per convegni e un 1 milione e 019 per le mense scolastiche. Una cifra molto alta, pari a quella del Comune di Bari, e soprattutto se confrontata agli 80mila euro spesi da Brindisi e Taranto e che è pari ad un quarto di quella spesa dalla Regione Puglia che nel 2014 ha investito 4 milioni di euro per questa voce.

Basta così? No perché anche i telefoni scottano nel pubblico. Anche in questo caso Brindisi e Taranto si aggirano sui 600mila euro che comunque poco non è. Ancora una volta è Lecce a superare le altre città del Salento con un totale delle bollette pari 1,2 milioni più dei convegni. E la Regione? Non è da meno, spendendo 3 milioni e mezzo di euro per lo stesso motivo. 

 

 

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