CronacaPolitica

La denuncia del Pd: “In città strutture sportive fatiscenti. Scempio dell’amministrazione”

LECCE- In una città favorita da un clima mite e spesso soleggiato la fruibilità di alcune strutture sportive è limitata da incuria e degrado? E per il Partito Democratico di Lecce è causa che concorre a far perdere al capoluogo barocco le partite più importanti, da quella per diventare capitale europea della cultura nel 2019, titolo – come si sa – conquistato da Matera, a quella delle graduatorie sulla qualità della vita.

E si leva un duro atto d’accusa nei confronti dell’amministrazione comunale. 4 le strutture sotto la lente dei democratici leccesi che hanno illustrato in conferenza stampa lo stato di abbandono in cui versano, e rispetto alle quali chiedono risposte alla Giunta Perrone: il campo di Via Giurgola, l’antistadio, l’Itaparika e la ciclabile Lecce San Cataldo.

Nel primo caso, denunciano, la struttura sportiva, realizzata nella prima metà degli anni 2000 non è mai stata utilizza in modo continuativo. Prima l’amministrazione ha affidato la gestione ad una società di disabili che per loro sfortuna – punzecchiano i democratici – non potevano usufruire a pieno del campo di pallavolo in erba sintetica, poi però il colpo di genio, dare la struttura di pallavolo in mano alla società Salento Off Road. Oggi l’impianto è lasciato abbandonato al suo triste destino, con il sintetico oramai ammuffito. Sul fronte Antistadio, i toni del partito di Renzi si fanno ancor più duri: “E’ una struttura da terzo mondo, due campi regolamentari da calcio a 11, uno in terra ed un altro indefinibile perché probabilmente forse i nostri genitori si ricordano quale terreno di gioco si cela sotto le piante che sono cresciute negli anni. Completano la struttura un appezzamento di terreno senza alcuna funzione sportiva evidente, un campo di calcio a 5 in cemento, anche questo con reti tutt’altro che a norma, una pista di pattinaggio senza protezioni e degli spogliatoi inadatti e fatiscenti”.

Quanto all‘ITAPARIKA, che sorge tra San Cataldo e Lecce, nato negli anni 90’, è fermo dal 2009 – affermano – e in attesa di un provvedimento da parte dell’amministrazione, intanto però il tempo e i vandali stanno facendo il loro corso. 4 campi di calcetto, ancora oggi in ottime condizioni, per quanto riguarda il manto sintetico, un campo da calcio a 11 regolamentare, con annessi spogliatoi e strutture ricettive sono lasciati al loro destino. Perché in attesa che la giustizia faccia il suo corso – si chiede il PD – non affidare la struttura a terzi o gestirla direttamente dal Comune e permettere così di far divertire i leccesi?

Infine la ciclabile Lecce – San Cataldo, col partito del segretario cittadino Marra che definisce impossibile percorrere questo tratto di strada riservata, caratterizzato da continue interruzioni e da sterpaglie che hanno completamente coperto la sede stradale. Sarebbe bello – lanciano un ultima frecciata all’amministrazione di Palazzo Carafa – riavere una strada che permetta di arrivare a mare pedalando e respirando aria pulita in mezzo al verde che si fermi però al di là della sede stradale.

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