SAN FOCA- Snam spinge il governo per la realizzazione del gasdotto Tap. Un progetto che -scrivono- «è sempre stato strategico» e «nel 2016 al massimo bisogna cominciare i lavori…oggi il compito del governo è di accelerare al massimo le discussioni sugli aspetti autorizzativi». La sollecitazione arriva direttamente dall’amministratore delegato della Società Nazionale Metanodotti Carlo Malacarne. Quanto al Tap (Trans Adriatic Pipeline), che collegherà il confine turco-greco alla Puglia, Malacarne evidenzia che «il 2015 è l’anno decisivo per le autorizzazioni», visto che l’entrata in servizio del gasdotto è fissata per il 2019-2020 e che nel 2016 dovrebbero partire i lavori. Il gasdotto adriatico Tap, per Malacarne «rappresenta una vera diversificazione ed è indispensabile». Lo ha detto a San Donato Milanese a margine dell’assemblea degli azionisti il numero uno della società incaricata di realizzare il tratto di gasdotto tra Sam Foca e Mesagne, se sarà la marina di Melendugno l’approdo del tubo che porterà il gas dall’Adzerbaijan all’Europa.
“C’è una discussione molto pesante coi gruppi locali sull’approdo, se a Nord o Sud della Puglia – ha detto Malacarne – l’approccio del governo e del ministero dello Sviluppo economico è cercare un accordo su dove approdare e poi le conferenze di servizi decideranno”.
Malacarne ha auspicato comunque che si arrivi a un accordo a livello locale “prima di andare tout court dal Governo”.