FRIGOLE- Nuova assemblea dei cittadini, a Frigole, perché venga riaperto l’ufficio postale. C’era l’amministrazione comunale, rappresentata dal presidente del consiglio Alfredo Pagliaro e dall’assessore Pasqualini, c’era l’Adoc e c’era il deputato PD Salvatore Capone.
A settembre scorso è stata inviata una petizione, che contava 800 firme, contro la chiusura dell’ufficio, appellandosi alla costituzione. ma, ad oggi, nulla si è mosso. O meglio: Poste italiane ha risposto picche. Stesso copione quando ci si è rivolti all’Agcom. Da qui la decisione: si è deciso di ricorrere al TAR.
Tutti d’accordo: comune, residenti, comitato popolare. Pagliaro, nel consiglio comunale del del 4 giugno,aveva presentato domanda di attualità ribadita nella riunione che i residenti avevano tenuto il 7 giugno scorso, ed ha informato i presenti di aver presentato una mozione che sarà discussa e votata nel prossimo Consiglio.
Si augura che l’Amministrazione Comunale nell’immediato intervenga per ricorrere al TAR. C’è infatti un precedente importante che arriva dalla Basilicata, dove una frazione del comune di Arigliano aveva subìto la stessa sorte nel 2012. In quel caso non il Tar, ma il consiglio di stato ha dato ragione al consiglio comunale ed ai cittadini, imponendo a poste italiane la riapertura dell’Ufficio postale.