CronacaPolitica

Allarme consorzi di bonifica, per il commissario saranno “ingovernabili”

BARI- Se la Regione Puglia non metterà di tasca propria i soldi per ripianare i debiti, i Consorzi di bonifica saranno del tutto ingorvernabili. A nulla, dunque, servirà il sacrificio degli agricoltori che, stando alle ultime indicazioni arrivate da Lungomare Nazario Sauro, dovrebbero tornare a contribuire per ciò che consumano.
Non è l’ultimo proclama politico, è l’allarme lanciato direttamente dal commissario straordinario dei Consorzi Giuseppe Antonio Stanco e contenuto nell’ultima relazione arrivata sul tavolo della Giunta regionale. Stanco è molto chiaro nel prospettare il futuro dei Consorzi: “Le risorse che potranno pervenire dalla contribuenza, che è d’uopo prevedere in misura insufficiente – si legge nella relazione – saranno oggetto di immediate aggressioni da parte di turbe di creditori agguerriti, rendendo la gestione dei Consorzi, che in ogni caso si preannuncia difficoltosa, assolutamente ingovernabile”.

Ciò che complica il tutto è che su tutti gli enti consortili – spiega ancora il commissario straordinario – “incombono in varia misura spese latenti, non quantificabili, ma non di poco conto, che si rendono necessarie per la regolarizzazione delle pratiche dei procedimenti espropriativi”.

Insomma a tutto ciò che già c’è si deve aggiungere una cifra “non di poco conto” e che si intuisce senza difficoltà ammonterà a diversi milioni di euro. I Consorzi di Bonifica, del resto, non riescono da anni ad uscire dal limbo dei debiti. E la ricognizione effettuata a giugno non lascia spazio a speranze.

L’Ente “Ugento Li Foggi” registra un buco da 28 milioni di euro, 26 dei quali maturati nei confronti della Regione. 77 milioni di euro è il debito del Consorzio “Stornara e Tara” dei quali anche in questo caso 26 milioni sono anticipazioni della Regione e, infine, il Consorzio d’Arneo, la cui situazione è definita dal commissario Stanco “notevolmente peggiorata” rispetto a due anni fa. Il debito è di 19 milioni di debiti e 24 verso la Regione.

La strada, dunque, per Stanco è solo una. Che sia la Regione Puglia a mettere i soldi per coprire la falla. Da dove potrebbe mai attingerli, però, è un’altra domanda destinata, per ora, a non avere risposta.

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