BRINDISI- Diventa la condanna all’ergastolo per Giovanni Vantaggiato, reo confesso dell’attentato dinamitardo davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi in cui perse la vita la sedicenne Melissa Bassi e molte altre ragazze rimasero ferite e ustionate. Era il 19 maggio del 2012.
La sentenza di appello è divenuta irrevocabile lo scorso 6 novembre. Il 23 giugno scorso i giudici della Corte d’Assise d’appello di Lecce avevano confermato la condanna all’ergastolo con isolamento diurno per diciotto mesi e l’aggravante della finalità terroristica nella strage.
L’avvocato difensore, Franco Orlando, aveva chiesto ai giudici di secondo grado di rivedere la sentenza di condanna puntando sul presunto vizio di mente dell’imputato. Ipotesi categoricamente rigettata dalla Corte d’appello, secondo cui “le perizie effettuate dimostrano che non soffriva di alcun disturbo psicopatologico”.
Anche la dinamica stessa dell’attentato – secondo i magistrati – dimostrerebbe “che egli abbia conservato lucidità e capacità decisionali”. Inoltre, “il panico generato nella popolazione, la lesione dell’Italia nel mondo, la sfiducia dei cittadini nelle istituzioni” sono gli elementi che consentono di connotare come atto terroristico l’attentato alla scuola Morvillo-Falcone.