Politica

Xylella, la Regione chiederà lo stato di calamità nelle aree flagellate dalla morìa degli ulivi

ROMA- La Regione Puglia chiederà lo stato di calamità naturale per le aree colpite dal complesso del disseccamento rapido dell’olivo. È emerso nell’incontro che si è tenuto oggi pomeriggio a Roma tra il ministro all’Agricoltura Maurizio Martina, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e l’assessore regionale al ramo Fabrizio Nardoni.
È stata decisa l’intensificazione ulteriore degli interventi, già introdotti con il decreto ministeriale di lotta obbligatoria il 26 settembre scorso.

La Regione ha posto la questione del possibile avvio delle procedure per lo stato di emergenza fitosanitaria del territorio colpito con l’eventuale nomina di un Commissario a cui attribuire poteri straordinari di intervento per rendere ancora più tempestive le azioni che si renderanno necessarie. Il Ministero ha dato piena disponibilità.

Ulteriori misure obbligatorie delle aree infette saranno valutate dal Comitato Fitosanitario Nazionale già convocato a Roma per il prossimo 4 novembre. Nel frattempo, terminata la fase di monitoraggio e analisi di tutte le zone colpite, la Regione presenterà i confini geografici dell’area tampone e dell’adiacente zona cuscinetto di 2 km da Ionio a Adriatico. All’interno di queste aree verranno attuati gli interventi contro gli insetti vettori, per l’eliminazione meccanica delle erbe spontanee e delle piante interessate limitatamente all’area infetta; in particolare l’ eliminazione delle piante ospiti usate nelle alberature stradali e negli spartitraffico.

Articoli correlati

Il caso del porto di Otranto nelle mani di Renzi

Redazione

Incontro disertato da Poli e Vitali, Schittulli: “Responsabili di una sconfitta. Non ci sarà un problema Fitto”

Redazione

Lecce 2017, per il pentastellato Fabio Valente arriva l’ok di Grillo

Redazione

Legge elettorale, consultazioni singole per cercare un accordo last minute

Redazione

Mini-rimpasto in provincia, Brandi al posto di Rucco

Redazione

Frassanito: i 10 ettari che la Regione non vuole saperne di valorizzare

Redazione