FRASSANITO- I dieci ettari di suolo di Frassanito sono al centro di un braccio di ferro legale tra la proprietaria, la Regione Puglia, e la società che da decenni li ha in gestione. Anche ora, nonostante una sentenza del Tribunale abbia chiarito chi ha ragione.
La vicenda parte da lontano e in passato TRNews ve ne ha già parlato: negli anni ‘70 l’area dove oggi ci sono campeggio e pineta, viene affidata dall’allora Ersap alla Confederazione Italiana Campeggiatori.
Questo sino al 1987 quando la concessione scade. La situazione si complica quando la Cic – che non aveva a quel punto più una concessione e nemmeno una proroga – decide di “subappaltare” la gestione del campeggio affidandola ad una nuova società.
La Regione non manda via né la Cic né l’azienda subappaltatrice, semplicemente tace sinché la società di Campeggiatori non fa causa all’Ente di Lungomare Nazario Sauro per acquistare il campeggio. Ma non al prezzo di mercato, sui 3 milioni di euro, ma per 500mila euro.
La vicenda è finita dinnanzi al giudice del Tribunale di Lecce che ha dato ragione alla Regione, rinviando un eventuale ricorso al Tar.
Da quel momento, ed era il 2014, cosa sarà successo? Assolutamente niente. Il campeggio è lì, è gestito dalla società subappaltatrice, la Regione non ha emanato un decreto di sgombero e nemmeno preteso i canoni non corrisposti in 15 anni, pari a poco più di 100mila euro all’anno.
Eppure se fosse emanato un bando, quell’area che è tra le più belle del Salento, la Regione non avrebbe la possibilità di incassare qualcosa in più?
