Cronaca

Il fallimento della riconversione Bat: la Jacobucci al tavolo senza un piano industriale

LECCE- Nel caso non lo avessero ancora capito, i sindacati hanno chiarito le idee al responsabile del ministero Sviluppo Economico Giampiero Càstano alla presenza della sottosegretaria Teresa Bellanova, del vice ministro allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti e alla rappresentate della Regione, l’assessore Loredana Capone: la riconversione Bat è stata un fallimento. Partire da questo assunto è importante. Comune e Provincia di Lecce non erano presenti, perché non invitati.

Il ministero ha fissato il tavolo per discutere della situazione critica in cui versano i 170 lavoratori della Jacobucci, messi in cassa integrazione straordinaria con rotazione. A rappresentare l’azienda c’era il suo liquidatore, Gianluca Ippoliti, ma senza un piano industriale che potesse fare chiarezza sul futuro: proprio quello che vogliono conoscere i sindacati. Quindi, l’incontro odierno è stato declassato a interlocutorio: per capire quali siano le vere intenzioni dell’azienda bisognerà attendere il nuovo tavolo convocato per l’11 novembre. A Roma c’è l’intenzione di convocare tutte le aziende per chiamarle alle loro responsabilità.

Loredana Capone vorrebbe tirare dentro anche la Bat, che in Italia ha annunciato forti investimenti. La I.p.Korus è stata convocata invece per il 22 novembre: dovrà spiegare perché da quando si è insediata a Lecce, assorbendo 50 lavoratori che sono rimasti fermi nel capannone a non far nulla, non abbia fatto nemmeno un investimento. Poi forse arriverà il turno dell’Hds con i suoi 20 lavoratori che sono in mobilità e presto saranno tutti disoccupati.

“Ringrazio il ministero per aver accolto la richiesta di convocare Piccone, l’imprenditore che ha avuto gli incentivi da Bat per ricollocare il personale e non ha avviato in quasi 4 anni nessuna linea di produzione- ha spiegato l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Loredana Capone – . Ho chiesto al ministero un incontro con Bat sia per i nuovi investimenti, sia per prendere atto del fallimento delle aziende che aveva sostenuto per gli investimenti su Lecce”. “Speriamo che le aziende si presentino al tavolo per dare delle risposte serie e precise, perché i lavoratori non devono perdere la loro dignità”- ha dichiarato Maurizio Longo della Fim Cisl

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