LECCE- La storia di Massimo Metrangolo che vi abbiamo raccontato ieri ha commosso tutti. Ha aperto uno squarcio sull’altra faccia della Lecce Candidata a Capitale della Cultura europea: quella dell’indigenza, della disoccupazione, del vivere alla giornata per portare a casa qualcosa da mangiare.
Con la sua ape 50 Massimo, residente nella 167 di Lecce, riusciva, con qualche piccolo trasporto, a guadagnare 15, 20 euro al giorno. Poi, il 4 ottobre il sequestro: non era riuscito a raccogliere i soldi per pagare l’assicurazione.
Attraverso le nostre telecamere massimo, mettendo da parte la riservatezza , ha chiesto aiuto ai suoi concittadini. Per lui è scattata una gara di solidarietà. In tanti in queste ore ci stanno chiamando per offrire a massimo un aiuto: gruppi di persone che hanno deciso di raccogliere del denaro con delle collette tra amici e vicini di casa. Una storia che ha toccato i cuori e che ha indignato nello stesso tempo, esemplare sicuramente, ma non certo l’unica. Di casi come quello di massimo ce ne sono tanti.