LECCE- La crisi continua a mettere in ginocchio tante famiglie leccesi: in molti restano senza lavoro e senza una casa. E’ il caso di Francesco, 44enne specializzato nei lavori con la terracotta e la pietra leccese, che si è sempre arrangiato con piccoli lavoretti come l’imbianchino, ma che oggi non riesce più a campare. Lui e la sua anziana madre sono finiti in strada. Il 2 ottobre hanno dovuto lasciare la casa che occupavano da 6 anni: l’affitto riuscivano a pagarlo a salti. Alloggiavano in un modestissimo appartamento a Santa Rosa, privo di riscaldamento, che costava 408 euro a mese, più 45 euro di condominio: dal 2011, anche a causa delle difficoltà lavorative di Francesco, era diventato impossibile pagare con puntualità l’affitto.
L’epilogo è stato tragico: dopo una lunga trafila all’Ufficio Casa del Comune di Lecce per chiedere una casa parcheggio, che comunque spetta a chi viene sfrattato ed è in condizioni di indigenza, Francesco e sua madre sono finiti in strada. All’inizio i funzionari comunali avevano rigettato la domanda perché non c’era ancora lo sfratto, poi Francesco si è sentito dire che case parcheggio non ce n’erano più. La generosità di qualche amico, che ha offerto un posto letto, ha evitato che la madre ultrasessantenne finisse a dormire sui marciapiedi. Francesco invece vaga da un rifugio a un altro, dormendo a volte anche in luoghi pubblici.
C’è gente che aspetta la casa parcheggio dal 2011, la burocrazia è lenta, ma questi casi meritano di essere esaminati con molta più celerità. Francesco chiede che il Comune intervenga al più presto e prenda in seria considerazione il suo caso.
