Cronaca

Neuroradiologia, macchinari acquistati ma fermi. Tutto fermo anche per l’Acceleratore lineare

LECCE- “Dopo aver speso 3 milioni, nessuna traccia degli impianti RMN destinati al reparto di Neuroradiologia dall’Asl Lecce”- Federconsumatori lancia l’allarme. Ancora una volta, lungaggini burocratiche e problemi interni fanno sprofondare la sanità salentina in serie B. Più di un anno fa, a maggio 2013, è stata espletata la gara per l’acquisto di due impianti per la risonanza magnetica, per una spesa complessiva di tre milioni di euro, aggiudicata alla Società Philips.

Gli impianti erano da installare presso l’Unità operativa di neuroradiologia dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce e nell’ospedale oncologico Giovanni Paolo II attiguo al Vito Fazzi. Per l’associazione consumatori è assurdo un ritardo simile, “nonostante l’evidente utilità per l’utenza, l’abbattimento delle liste di attesa, ma soprattutto l’ampliamento dell’offerta diagnostica per i malati in loco che eviterebbero così estenuanti odissee presso altri presidi o presso strutture private”.

Federconsumatori vuole vederci chiaro e chiede “perché, a distanza di più di un anno, questi macchinari non sono stati ancora consegnati e installati? “Perché la ASL non mette in mora la Philips?Poi il dubbio: “Siamo inoltre venuti a conoscenza che, – spiega l’associazione -in due grosse strutture private della provincia, la stessa società ha provveduto a installare due macchinari equipollenti: tale circostanza ha a che fare con l’inadempimento e/o ritardo nella consegna alla ASL?”

Il direttore sanitario Ottavio Narracci risponde a stretto giro che “il fornitore non c’entra nulla, il problema è che c’ è tutto un iter da espletare, è un problema della struttura ospedaliera”. “Bisogna smontare la macchina esistente e garantire un servizio nel periodo transitorio- chiosa il dirigente -. Del ritardo abbiamo chiesto chiarimenti al direttore del presidio e al responsabile del procedimento. Ci auguriamo di essere operativi a settembre: siamo in ritardo con la tabella di marcia”. E se lo augurano anche i pazienti e i cittadini leccesi, che continuano a rivolgersi alla nostra emittente anche per capire a che punto sia la procedura per l’acquisto di un acceleratore lineare di ultima generazione, che dovrebbe limitare i viaggi della speranza. Per ora tutto tace.

 

 

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