Cronaca

Massacro Porto Cesareo: 40 martellate per uccidere. Lui ha tentato di difendersi

PORTO CESAREO-  Il massacro di Porto Cesareo: le povere vittime sono state uccise con 40 colpi di corpo contundente -forse un martelletto da carpentiere-. Lo ha stabilito l’autopsia eseguita dal medico legale Roberto Vaglio.

L’assassino ha colpito Antonella Parente 10 volte ed il marito Luigi Ferrari 30 volte. L’autopsia ha anche detto chiaramente che quest’ultimo ha reagito, tentando di difendersi, ingaggiando una colluttazione con l’aggressore.

Il duplice omicidio si è consumato tra le 4 e le 5 del mattino e sarà proprio l’ora della morte a dare maggiori dettagli sugli assassini. Gli investigatori, infatti, dall’esame delle celle telefoniche, verificheranno se il presunto complice di Vincenzo Tarantino fosse o meno con lui al momento dell’efferato delitto.

Nel frattempo,  nel comando provinciale di Lecce continuano gli interrogatori mentre sono state acquisite e saranno visionate tutte le immagini registrate martedì mattina dalle telecamere di Porto Cesareo.

Tarantino si è mosso a bordo della sua Audi, ma era solo o con lui c’era qualcuno?  Mancano ancora per chiudere definitivamente il caso l’arma usata per uccidere i due coniugi e quella cassaforte scardinata dal muro che l’assassino non ha avuto il tempo di aprire.

Secondo gli inquirenti stava progettando una fuga in Croazia e i soldi dovevano servire a quello.  Per questo si stanno esaminando le celle telefoniche, per capire tutti i suoi movimenti.

Intanto la comunità di Porto Cesareo, i figli Alessandra e Fabio, i parenti, i vicini di casa, non si danno pace. Quell’uomo, ex convivente della nipote delle vittime, era uno sbandato. Più volte si era mostrato violento.

Il massacro poteva essere evitato?  È questo l’interrogativo che si fa strada alla luce dell’accaduto. Forse chi era con lui quella mattina avrebbe dovuto fermarlo, forse, commenta il prefetto di Lecce Giuliana Perrotta che ha riunito il comitato per l’ordine e la sicurezza anche per parlare di questa escalation di violenza, anche chi dall’albergo ha sentito le urla della coppia, allertando subito i soccorsi avrebbe potuto fermare la strage.

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