Cronaca

Melissa, due anni dopo tra fiori e ricordi. La ministra Giannini: “Lo Stato è qui”

BRINDISI- Un passo veloce, insieme, nel silenzio. Un fascio di girasoli tra le mani di papà Massimo e di Veronica Capodieci, una delle sopravvissute. Accanto a loro, la ministra all’Istruzione, Stefania Giannini. Fiori da deporre lì dove si è fermato il tempo, a Brindisi, due anni fa, lì dove il 19 maggio è un eterno ritorno, con negli occhi le immagini di quella mattina alla Morvillo Falcone, il boato degli ordigni piazzati da Giovanni Vantaggiato, reo confesso della strage che ha strappato la vita alla 16enne Melissa Bassi.

C’è lei al centro della cerimonia di commemorazione organizzata dalla scuola e alla quale, però, hanno deciso di non partecipare le altre studentesse ferite, in segno di protesta contro il silenzio che cala per tutto il resto dell’anno su di loro. Per loro, la scelta del ricordo intimo, nel cimitero di Mesagne, accanto alla loro amica. A Brindisi, invece, quello istituzionale, in un atrio scolastico off limits alle telecamere e poi sul marciapiede che si è riempito di mestizia e consapevolezza, a tutti i livelli.

“Lo Stato, il governo, sono qui – ha detto la ministra Giannini – e per noi era doveroso essere qui e ricordare una giovane studentessa che ha trovato la morte a scuola, non possiamo rassegnarci all’idea apparentemente razionale che anche a scuola si possa morire, sia pur per un gesto folle, individuale”.

Poche parole per papà Massimo, che ribadisce la necessità e anche l’aspettativa di ottenre giustizia, quella che si sta cercando nelle aule di tribunale, nel processo d’appello in corso, dopo la prima condanna di Vantaggiato all’ergastolo per il reato di strage aggravata da finalità terroristiche.

Poi, la dolcezza della famiglia, il dolore intimo che si vive in altra dimensione, come quello di mamma Rita. “Lei non riesce a venire ancora qui – dice il marito – perché questo è il luogo in cui veniva per gli incontri con gli insegnanti, quello in cui è forte il ricordo di Melissa. La comprendo, è un dolore fortissimo”.

La città di Brindisi non dimentica. Nel pomeriggio, il parco del Cillarese, sulla strada provinciale per San Vito, si trasforma in Parco 19 maggio. Che no, non sarà più un giorno come un altro.

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