Sport

Benevento mai vittorioso ai play off. Attenzione a mister Brini

LECCE- In una settimana fatta di confronti e faccia a faccia tra mister e squadra per analizzare insieme la non convincente ma comunque vincente partita di domenica, il Lecce di Lerda continua la preparazione della gara uno di questa semifinale play-off, contro le streghe del Benevento, anticipando di un giorno il classico allenamento pre-partita a porte chiuse.
Il campionato dei giallorossi campani, seppur caratterizzato da alti e bassi, ha fatto registrare un piazzamento al settimo posto (a meno dieci punti dal Lecce) utile a garantire comunque l’accesso al mini-torneo per la serie B. Distanze che però, verranno totalmente annullate in questi 180 minuti di fuoco , più eventuali tempi supplementari e rigori in caso di parità nel punteggio e nella differenza reti.

Il Benevento miglior attacco del girone (58 sono i gol fatti , sedici dei quali a firma del suo capocannoniere Evacuo) nella sua storia non è mai riuscito a vincere i play-off per l’accesso alla serie Cadetta. Nella stagione 2008-09 gli stregoni contesero la vittoria al Gallipoli fino all’ultima giornata, ma la compagine salentina del presidente Barba riuscì a centrare lo storico obiettivo della promozione diretta con un solo punto di distacco, condannando il Benevento ai play-off.  Play-off puntualmente persi in finale, davanti a oltre 20mila spettatori, ancora una volta contro il Crotone sua personale “bestia nera“.

Questa tradizione dall’epilogo così negativo dei beneventani, che ai più superstiziosi potrebbe sembrare frutto di una strana maledizione, fa letteralmente a pugni con quelli che sono i numeri e i successi del suo attuale allenatore. Un certo Brini che ogni qual volta che si è trovato a disputare il play off ha sempre centrato l’obiettivo.

Uno che quando subentra alla guida di una squadra in caduta libera, difficilmente perde le partite promozione. E’ ancora fresco il ricordo del suo quarto successo personale con il Carpi ai danni proprio dei salentini. Una ferita aperta che qui al Lecce ancora fa male. Anche in quell’occasione subentrò a stagione in corso. Il suo primo successo nel mini-torneo risale alla stagione 96-97 alla guida dell’Ancona, la seconda sempre con i dorici nella stagione 99-2000. Nel 2008, dopo esser subentrato ancora una volta a stagione iniziata, al posto dell’esonerato Andrea Agostinelli raggiunge il suo terzo successo con la Salernitana.

Il 20 gennaio 2014 dopo la sconfitta rimediata dagli Stregoni proprio a Lecce, sostituisce Guido Carboni sulla panchina del Benevento. Corsi e ricorsi storici raccontano di intrecci e casualità che hanno il gusto del mistero che si cela dietro a strane coincidenze, ma si sa nel calcio quel che conta è il campo e c’è sempre tempo per sfatare nuovi miti, e il Lecce che nelle quattordici sfide con i campani ha perso sei volte sempre fuori casa, deve fare fede solo sulle sue capacità e sulla tenuta mentale se vuole avvicinarsi sempre di più all’obiettivo , che se guardando i numeri fatti registrare nel girone di ritorno sarebbe più che strameritato.

Dario Sanghez

Articoli correlati

Legge sull’etĂ  media, la Lega Pro protesta: domenica probabile sciopero

Redazione

Liverani: “Ecco come arriveremo al rush finale”

Redazione

Tennis, l’Italia Under 18 in Francia come testa di serie

Redazione

Il Lecce si affida a Maragliulo: sulla panchina (per ora) il vice di Rizzo

Redazione

Lecce, modulo e formazione top secret

Redazione

Mancosu chiede rispetto. Tachtsidis cancella il giallorosso

Redazione