TARANTO- Ha sfiorato le centomila presenze, secondo gli organizzatori, il Controconcertone del Primo Maggio di Taranto alle spalle della Concattedrale, nel Parco archeologico delle Mura Greche. Il colpo d’occhio è impressionante. L’esibizione degli artisti è stata alternata agli interventi di associazioni, lavoratori e cittadini. “Siamo italiani e dobbiamo essere fieri di questo. Siamo qui per non mollare”, hanno detto ad esempio i rappresentanti venuti dalla ‘Terra dei fuochi’.
Si è trattata della seconda edizione voluta intensamente dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti di Taranto, il gruppo di operai e cittadini che si è formato a seguito del sequestro degli impianti inquinanti dell’Ilva nel 2012.
“Per il sistema industriale italiano c’è anche un cambio culturale da fare. Per tanti anni non ci si è posti il problema della qualità di quello che si produceva e degli effetti che poteva avere”. Lo ha detto il segretario nazionale della Fiom Cgil, Maurizio Landini, intervenendo a Taranto a un dibattito in occasione del primo maggio, e auspicando che si sia “in grado di coniugare il diritto al lavoro con il diritto alla salute”.
Il tema dominante di questa manifestazione è stato: “…Futuro? Ma quale Futuro?!” e i dibattiti e gli incontri sono iniziati già dalla mattina.
Alle ore 15:00 Caparezza ha fatto gli onori di casa, aprendo il concerto: “Buongiorno Taranto e buona festa del lavoro”. Così Michele Riondino ha introdotto lo spettacolo nel Parco archeologico delle Mura greche. “Signor Presidente del consiglio, signori ministri, signor Presidente della Regione, signor sindaco e signori sindacalisti -ha detto- non dimenticate che continueremo a maledirvi ogni giorno per tutto ciò che potreste fare e non fate”. Poi via alla musica con Caparezza.
A seguire tantissimi altri ospiti , tra cui: Capossela, Mannoia, Turci, Diodato, Sudsoundsistem e Aftherours.