CAVALLINO- 6 anni di carcere per il 59enne di Cavallino Ciro Vacca accusato del tentato omicidio del leccese Gioele Greco. L’episodio oltre un anno fa nei pressi della stazione Tamoil, alla periferia di Cavallino. Greco fu raggiunto da un colpo d’arma da fuoco nel corso di un violento litigio e poi soccorso e portato in ospedale dal 118.
Qualche giorno più tardi i carabinieri del nucleo investigativo di Lecce arrestarono vacca dopo un’irruzione in casa. L’uomo aveva cercato di sfuggire alla cattura nascondendosi in un’intercapedine ricavata dietro una parete. La condanna a 6 anni è stata decisa dal gup Vincenzo Brancato nel processo con celebrato con rito abbreviato, il pm Guglielmo Cataldi aveva invocato 10 anni.
Nell’interrogatorio di garanzia Vacca si difese raccontando di come il colpo di pistola partì accidentalmente dopo un furibondo litigio. L’arma l’aveva portata con se per scongiurare ritorsioni contro il figlio, accusato di aver rubato un’auto.
C’è da dire che Giole Greco, attualmente in carcere, è un personaggio ben noto agli ambienti criminali, ritenuto a capo di un gruppo che si contrapponeva a quello guidato da Davide Vadacca, ritenuto l’erede del boss della Scu Nisi.