LECCE- I Carabinieri della Stazione di Lecce Principale si sono recati presso un parcheggio privato a Lecce, dove a seguito di controllo a sorpresa della cabina contatore, hanno trovato installato il famigerato “magnete”: questa potente calamita viene posizionata sul contatore stesso, e permette la rilevazione solo parziale dei consumi di energia elettrica.
L’analisi flussometrica effettuata dai tecnici dell’ENEL durante la rimozione del magnete, ha visto schizzare improvvisamente i consumi dagli iniziali 3 chilowatt (il consumo di un’abitazione privata) a potenze di circa 14-15 chilowatt.
Per tale motivo, i militari hanno proceduto all’arresto in flagranza di P.C., 52enne di Lecce, gestore del parcheggio, per i reati di furto aggravato continuato; il danno approssimativo, stimato nell’immediatezza dal personale dell’ENEL, si aggira sui 5000 euro circa.
Stessa sorte è toccata anche a M.B., 42enne di San Donato di Lecce, proprietaria di un bar in quel comune, dove i Carabinieri della Stazione di San Cesario unitamente ad altri tecnici dell’ENEL hanno rinvenuto un altro magnete simile, sempre posizionato sul contatore. In questo caso invece, utilizzando la medesima analisi flussometrica, si è giunti ad una stima approssimativa di energia elettrica rubata del valore di 8000 euro.
In tutte e due le attività commerciali, i tecnici dell’ENEL hanno proceduto quindi nell’immediatezza a rimuovere i contatori e ad isolare la fornitura di energia elettrica, mentre i due titolari delle attività commerciali sono stati portati presso il Comando Provinciale di Lecce per il perfezionamento dell’arresto e le ulteriori formalità di rito.