Politica

Crisi politica a Oria, Pomarico perde anche Pasulo. Mercoledì rinnovata per 2/3 la Giunta

ORIA- Fuori un altro consigliere,perso un altro voto. E la situazione diventa sempre più critica per una maggioranza, quella del sindaco di Oria Cosimo Pomarico che, pallottoliere alla mano, non esiste più. La crudele matematica sembra infatti voler punite il primo cittadino federiciano che, però, evidentemente, pensa di avere ancora qualche asso nella manica.
Nella fattispecie, la nuova giunta, in ritardo di una settimana ma pronta, secondo quanto riferito dal sindaco ai suoi fedelissimi, nella giornata di mercoledì, quando saranno firmate le nuove deleghe.  Giova ricordare, in tal senso, che appare improbabile un vero e proprio azzeramento. Si tratterà, piuttosto, di un rimpasto. Con qualche faccia nuova, probabilmente due, e un giro di deleghe tra amministratori.  Quasi certi della riconferma, Mimmo Assanti (Attività produttive, Polizia municipale e Contenzioso) e Cosimo Di Giovanni (Servizi sociali e scolastici).

A rischio, invece, Claudio Zanzarelli (vicesindaco e Lavori pubblici) Mariagrazia Iacovazzi (Bilancio, Istruzione e Pari opportunità) e Gianfranco Durante (Cultura e Promozione del territorio).

Di questi tre, almeno due sono ormai fuori dai giochi e saranno sostituiti in base alle indicazioni arrivate dai partiti. La scelta è realmente delicata visto che, proprio dal fascino del nuovo esecutivo, dipenderà il futuro dell’amministrazione chiamata a recuperare voti che non ci sono più.

Facciamo un po’ di calcoli. Prima della crisi, il sindaco poteva contare su 9 voti, compreso il suo, contro gli 8 delle opposizioni.Poi, con la sfiducia di Mauro Marinò, la situazione si è capovolta. 8 voti alla maggioranza e 9 alle opposizioni. Ma non basta. Perché nelle ultime ore, come già pronosticato da qualche giorno, anche il cosnigliere Piero Pasulo “ritira ufficialmente il suo appoggio al sindaco Cosimo Pomarico e annuncia la sua fuoriuscita dal partito e dal gruppo consiliare di Noi-Centro per Ferrarese”. Una sorta di benservito che, però, come quello di Marinò, dovrà poi essere ufficializzato in consiglio Comunale.

Simili, tutto sommato, anche le motivazioni.  “La ragione di tale decisione – scrive Pasulo – sta nell’atteggiamento gravemente lesivo del ruolo di consigliere comunale e nel disprezzo del contegno sempre leale e coerente tenuto verso il sindaco Pomarico. Sia il sindaco, che alcuni consiglieri comunali, hanno peccato di verticismo prendendo le decisioni politiche e amministrative emarginando e ingannando il sottoscritto, ignorandone il ruolo e le proposte, pensando – chiosa il consigliere – di poterne condizionare le scelte”.

Dove Pomarico possa recuperare i voti che servono per governare non è dato saperlo. La situazione potrebbe diventare speculare a quella brindisina. In pratica, con il Pd fuori dall’esecutivo ma pronto ad appoggiare esternamente il sindaco di Noi Centro.

Di certo, questo Pomarico lo sa bene, la nuova giunta sarà chiamata nell’immediato a risolvere alcune incombenze piuttosto urgenti. Dai finanziamenti per le scuole, al museo fino al sito archeologico di via Erodoto. Poi, dopo le prime firme e le prime delibere, si andrà in consiglio COmuanle. E lì, solo lì, si conoscerà il destino dell’amministrazione.

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