TARANTO- È di concussione aggravata l’accusa per Vendola. Il presidente avrebbe costretto il direttore dell’Arpa Puglia, Giorgio Assennato, ”mediante minaccia implicita della mancata riconferma dell’incarico” ad ”ammorbidire” la posizione nei confronti delle emissioni nocive dell’Ilva. E avrebbe mantenuto, sempre secondo l’accusa, rapporti quanto meno equivoci con i vertici Ilva. Ma “sono indagato per qualcosa che non ho fatto” – si difende il presidente. “Sono contento quindi della possibilità datami attraverso l’interrogatorio”
E ancora, “Mai fatto nulla contro Taranto”, dice. “E’ invece massimo l’impegno in Regione, da 9 anni, per Taranto”.
Taranto, per il presidente della Regione, è una città da amare. Eppure.. i tarantini, forse ingrati o troppo permalosi, chissà perchè non si sentono particolarmente amati. Forse perchè oggi lottano tra la precarietà nel lavoro e, soprattutto, quella nella salute? “Sono contento di aver potuto chiarire la mia posizione – ribadisce Vendola – Sono addolorato per essere “indagato per qualcosa che non ho fatto”.