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Pericoli e barriere architettoniche nel cimitero di Parabita

PARABITA- Forme geometriche, labirinti, grandi aperture: il cimitero monumentale di Parabita è famoso per le sue strutture moderne che ricordano un grande teatro all’aperto. Realizzato a cavallo tra gli anni 70 e 80 è diventato oggetto di studio in tutto il mondo, e la sua imponenza balza agli occhi soprattutto con una visione dall’alto.

Un cimitero bellissimo, nella sua struttura e nelle sue forme, ma è alla portata dei cittadini? Forse no, a giudicare dalle segnalazioni che ci arrivano sul nostro sito dilloatelerama@gmail.com.

Il cimitero, ci dicono, è in uno stato di degrado e di abbandono, ma il vero problema è quello della pericolosità e delle barriere architettoniche. Come si può vedere da queste foto scattate proprio nei giorni della ricorrenza dei defunti, gli alti parapetti non sono protetti da ringhiere o recinzione. Molto facile sporgersi e perdere l’equilibrio.

Abbiamo assistito, ci scrivono alcuni cittadini, alla scena di un bimbo che sfuggito al controllo della madre si è avventurato su uno dei muretti a strapiombo rischiando di precipitare nel vuoto, davanti allo spavento di un gran numero di persone.

E poi l’altro problema: barriere architettoniche insormontabili per gli anziani con difficoltà motorie, passeggini e carrozzelle. Scale ripide senza passanti, difficili da salire e da scendere. Gli scivoli non ci sono e i piani altri del cimitero diventano inaccessibili per chi arranca a fatica . Eppure , scrivono i cittadini, il cimitero dovrebbe essere un luogo aperto e accessibile a tutti perchè tutti, allo stesso modo, hanno il diritto di pregare e portare un fiore sulla tomba dei propri cari.

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