Politica

Il Consiglio decide: Rollo decade

BARI- Marcello Rollo, presidente del Consorzio Asi di Brindisi, è decaduto dalla carica di consigliere regionale. A deciderlo, a maggioranza, il parlamentino pugliese. Certo la decisione è arrivata dopo una discussa mattinata. Non per tutti, infatti, Rollo è incompatibile. L’Udc, ad esempio, ha chiesto di sospendere il voto nell’attesa che il Ministero dell’Interno – interessato dai parlamentari del partito – si esprima nel merito della vicenda.

Ma l’Ordine del giorno proposto da Curto non è passato, di lì il voto alla decadenza conclusosi con 28 si, 16 no e 8 astenuti.  La vicenda risale a maggio, quando anche in Consiglio regionale emerse il dubbio sull’incompatibilità. Di lì è stato un tira e molla. Secondo la legge nazionale i consiglieri regionali devono dimettersi dal ruolo di amministratore con poteri di rappresentanza e coordinamento di ente soggetto a vigilanza della Regione. Per Marcello Rollo subentrato al neo senatore Iurlaro, non era così, tanto da ricorrere al Tar di Bari. Quest’utlimo a sua volta, a settembre, ha demandato la questione al giudice ordinario sostenendo di fatto la tesi di Pier Luigi e Giorgio Portaluri,  avvocati del secondo dei non eletti, Antonio Scianaro. Proprio i legali di Scianaro avevano diffidato il Consiglio dal convocare con urgenza una seduta per approvare la decadenza di Rollo, pena risarcimento danni.

L’avvocatura regionale, dal canto suo, ha espresso il suo parere: rollo è incompatibile. Tanto è bastato per convocare la seduta e votare a favore della decadenza. “Il Consiglio regionale – dicono soddisfatti Pierluigi e Giorgio Portaluri –  ha adottato un provvedimento assolutamente doveroso nel suo contenuto, a seguito del quale l’organo di via Capruzzi può finalmente operare nella sua legittima composizione”. Archiviata la vicenda, almeno per ora, con la surroga di Scianaro che ha preso posto tra gli scranni regionali, il Consiglio regionale ha licenziato la proposta di adesione alla richiesta del referendum abrogativo della legge che prevede la soppressione dei tribunali minori, a seguito della riorganizzazione degli uffici giudiziari.

La decisione della Puglia, che però in commissione era stata respinta, si aggiunge a quella di Abruzzo, Calabria e Campania. I rappresentanti del Consiglio regionale delegati per il referendum saranno Antonio Maniglio e Nino Marmo.

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