Cronaca

Minelli si dimette, il Centro Imid chiude

CAMPI SALENTINA-  La notizia è arrivata in poche righe da parte della direzione generale della Asl di Lecce. Il dottore Mauro Minelli si è dimesso dalla guida del centro Imid di Campi Salentina, la struttura specialistica per la cura delle malattie immunomediate, che, dunque, sospenderà le sue attività.

Le dimissioni sono state comunicate tramite lettera e fanno riferimento a “motivi strettamente personali”, per i quali Minelli ha chiesto ed ottenuto  l’esonero dal periodo di preavviso. Il centro, che è sezione specialistica dell’ospedale di MinelliComunità, verrà, dunque, momentaneamente chiuso, al termine dei trattamenti in corso, che richiedono ancora qualche giorno per il completamento del percorso diagnostico- terapeutico. Un futuro incerto, decisamente, quello che spetta all’Imid, che in questi anni ha curato centinaia di pazienti provenienti da tutta Italia ed è stato considerato dalla stessa Regione Puglia un modello da tutelare.

La Asl, come scritto in una nota, si “riserva valutazioni e decisioni sul futuro dell’attività, che tuttavia appare oggi gravemente ipotecata dalla cessazione dell’attività professionale del dottor Minelli”. A dirlo è lo stesso manager Valdo Mellone, che ha contestualmente confermato  “tutto il suo apprezzamento  e stima professionale nei confronti di un medico che ha dato lustro all’azienda, interpretandone sino in fondo la mission di servire i pazienti e che è stato sottoposto ad attacchi senza precedenti da parte dell’Ordine dei Medici di Lecce, idonei a compromettere la serenità ed il legame fiduciario che necessariamente deve costituire il contesto dell’agire medico in sanità pubblica”.

Il riferimento è, ovviamente, alla bagarre che si è scatenata nei mesi scorsi, dopo le denunce pubbliche presentate dal presidente dell’Ordine, Lugi Pepe, e che hanno dato la stura ad un’inchiesta della magistratura. “Credo- incalza Pepe- che il direttore generale conosca molto bene i motivi strettamente personali che hanno indotto il professionista a presentare le dimissioni. Farebbe molto bene a comunicarle compiutamente ai cittadini. Mi riservo comunque ulteriori precisazioni nel corso di una prossima conferenza stampa”.

Il fascicolo, in mano al sostituto procuratore Antonio Negro, vede Minelli indagato per truffa e peculato. Con lui, in concorso, anche una delle infermiere di Imid. A portare avanti le indagini i Nas di Lecce, al comando del luogotenente Antonio Murrone. Il 17luglio scorso, i militari hanno effettuato perquisizioni in casa e in ufficio, sequestrando computer, pen drive, hard disk esterno e supporti informatici. Si cerca in quelli la prova di presunti illeciti che sarebbero stati commessi nell’ambito dell’attività libero professionale intramoenia, durante la quale il medico avrebbe dovuto emettere fatture sugli appositi modulari e bollettari Asl. Non lo avrebbe fatto e , in questo modo, non avrebbe versato all’Azienda il 30% previsto. Da qui l’ipotesi di truffa, che ammonterebbe a 60mila euro, praticamente la differenza tra quanto avrebbe dovuto percepire e quanto invece avrebbe incassato. L’ammontare del peculato si aggirerebbe, invece, attorno ai 6mila euro, per le ricevute in nero rilasciate. Certo, tutto è ancora da dimostrare e Minelli avrà modo di difendersi dalle accuse. Resta, però, il nodo collettivo. Quello delle sorti di Imid, che i pazienti hanno sempre strenuamente difeso.

 

 

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