Cronaca

Il Consiglio di Stato chiude la querelle sul componente dell’Avvocatura

LECCE  –  La VI sezione giurisdizionale del Consiglio di Stato con sentenza del 6 maggio ha chiuso definitivamente la querelle sulla nomina del componente dell’Avvocatura all’interno del Consiglio giudiziario presso la Corte d’Appello di Lecce.

I Giudici di Palazzo Spada, infatti, accogliendo le tesi sostenute dall’Avv. Giampaolo Salvatore – assistito dall’Avv. Giovanni Pellegrino e dal Consiglio dell’Ordine di Lecce – assistito dal Prof. Avv. Pier Luigi Portaluri – hanno statuito che la decisione del Consiglio dell’Ordine leccese d’indicare l’Avv. Salvatore quale componente del Consiglio giudiziario non poteva essere modificata dal Consiglio Nazionale Forense, tenuto a nominare all’interno del Consiglio giudiziario di Lecce l’unico componente effettivamente designato dal locale Ordine professionale che, all’esito della votazione svoltasi nella seduta del 18 aprile 2012, aveva deliberato d’indicare proprio l’Avv. Giampaolo Salvatore.

La delibera era stata infatti trasmessa al CNF il quale, però, aveva nominato l’Avv. Corvaglia in luogo dell’Avv. Salvatore, sebbene solo quest’ultimo (e non anche il primo) fosse stato indicato dall’Ordine leccese. La decisione del Consiglio Nazionale Forense era stata ovviamente impugnata dall’Avv. Salvatore (con l’Avv. Pellegrino) e dall’Ordine di Lecce (con il Prof. Avv. Portaluri) davanti al TAR Lecce, il quale aveva accolto i ricorsi e quindi annullato la nomina dell’Avv. Corvaglia.

Quest’ultimo ha appellato innanzi al Consiglio di Stato la decisione del TAR. Chiudendo definitivamente la controversia il Consiglio di Stato, in accoglimento delle tesi sostenute dagli Avv.ti Pellegrino e Portaluri.

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