PORTO MIGGIANO (LE) – A seguito del sequestro della Baia di Porto Miggiano, messa in sicurezza dal rischio crolli con i recenti lavori di consolidamento, un numeroso gruppo di cittadini e operatori del comparto turistico hanno protestato presso la sala consigliare del Comune.
“La popolazione ormai è stanca ed esasperata di subire il declino che negli ultimi anni ha caratterizzato questo territorio – scrivono -. Sembra proprio che l’avere adottato e rispettato rigorosamente il Piano Regolatore, fra i primi Comuni d’Italia a dotarsene, sia stata la maledizione di questo Comune, anzichè lo stesso, essere strumento e volàno per uno sviluppo sostenibile ed ecocompatibile.
I cittadini di S.Cesarea Terme, in tutti questi anni, hanno pagato caro e continuano a pagare un alto prezzo pur di salvaguardare e vedersi salvaguardato il territorio.
Statistiche alla mano, quello di S.Cesarea è il territorio della nostra provincia che forse meno di tutti è stato attaccato dal fenomeno dell’abusivismo. Ciò nonostante ultimamente S.Cesarea è stata additata come il territorio in cui tutti gli abusi sono possibili.
Una sequela di atti procedimentali, di autorizzazioni e pareri, ben 23, volti a garantire la bontà e la qualità degli interventi sulla falesia pericolante di Porto Miggiano, appaiono insufficienti per la loro esecuzione, interrotta per un decennio con diversi interventi a ‘gamba tesa’ della Magistratura.
ORA BASTA!! I cittadini si sentono perseguitati, offesi e danneggiati”.