Cronaca

Donna morta al ‘Perrino’, gli indagati salgono a 15

BRINDISI   –   Recisione della vena porta e conseguente dissanguamento. E’ stato questo, secondo l’autopsia effettuata sulla salma, a causare il decesso di Maria Anna Miglietta 69enne di S.Pancrazio Salentino, morta in seguito ad intervento chirurgico alla colecisti presso l’Ospedale ‘Perrino’ di Brindisi.

L’esame autoptico, eseguito dai medici legali Biagio Solarino e Antonio Margari, nominati dal Pubblico Ministero Marco D’Agostino, ha chiarito come la donna sia morta di fatto dissanguata.

La vena porta è, infatti, la vena più importante dell’apparato digerente, vendo il compito dio convogliare al fegato il sangue proveniente dall’intestino e dalla milza.

Tutte da chiarire, invece, le eventuali responsabilità dei medici ed infermieri, indagati dalla Procura di Brindisi che procede per omicidio colposo.

Ai 14 avvisi di garanzia già notificati nella mattinata di venerdì, a poche ore cioè dal decesso della casalinga, al registro è stato aggiunto anche il nome dell’anestesista Maria Ontina Giovannna Lo Grieco, che fa salire a 15 il numero degli indagati.

Mentre la Procura ha già fissato a martedì l’inizio degli interrogatori, che dovrebbe protrarsi per almeno una decina di giorni, i funerali della Miglietta dovrebbero tenersi lunedì pomeriggio, alle 16, presso la chiesa Madre di San Pancrazio.

In paese, dove la famiglia della donna è conosciuta e stimata, c’è grande dolore per la perdita di una donna, dicono i suoi amici, di indole buona e generosa. Che da oltre un anno e mezzo di lista d’attesa, attendeva un intervento che, queste le promesse, le avrebbe permesso di vivere meglio.

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