CronacaEconomia

Cozze, i mitilicoltori battono i pugni a Bari

TARANTO – Ore decisive per il destino dei mitilicoltori tarantini e per le cozze del primo seno di Mar Piccolo. Le cozze alla diossina. La situazione è passata nelle mani della Regione. Sarà infatti l’Assessore alla Risorse agroalimentari Dario Stefàno a fare il punto sui finanziamenti che potrebebro alleviare le sofferenze degli allevatori ionici. La Regione ha aperto le porte al Sindaco di Taranto Ezio Stefàno e ai mitilicoltori, partiti con due pullman da Piazza Castello, davanti al Comune di Taranto dove mitilicoltori,  Confcommercio Taranto con  il Direttore Angelo Colella, il Comandante Michele Matichecchia, responsabile del centro ittico tarantino, si sono ritrovati per definire quesiti e richieste da portare sul tavolo regionale.

In primis: risollevare la suituazione della produzione 2012: “Ben più grave di quella del 2011” – ha detto Colella. Servono poi più risorse e nuovi impianti per salvaguardare le produzionin future. Altro aspetto quello dei requisiti richiesti ai mitilicoltori per lo spostamento degli allevamenti in Mar Grande, in acque cioè più sicure di quelle del primo seno di Mar Piccolo, oggetto della emergenzacozze e dell’ ultimo intervento della Capitaneria di Porto.

Ad essere fermate tre persone a bordo di un natante, intente a prelevare cozze nere. Precisamente i tre avevano già pescato ben 60 pergolati di molluschi bivalvi, ovvero 12 quintali di cozze nere, pronte ad essere commercializzate abusivamente, mettendo a rischio la salute pubblica. Secondo le disposizioni sanitarie, i pergolati sono stati distrutti, mentre il trasgressore è stato denunciato per violazione dell’ ordinanza sanitaria che impone il divieto per la presenza di diossina nell’ acqua.

di Alessandra Martellotti

 

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