La coppia si sarebbe conosciuta proprio sul posto di lavoro. Dalla relazione è nata la bambina. Qualche anno fa però i due si sono separati e il neretino è tornato in Italia. La madre invece è rimasta in Russia con la piccola. Di tanto in tanto però la donna avrebbe accompagnato la figlia nel Salento per permetterle di incontrare il padre.
I fatti su cui indaga la Procura, si sarebbero verificati proprio l’estate scorsa. La sera dell’11 giugno la bimba, che oggi ha 10 anni, avrebbe telefonato alla madre in lacrime, dal bagno della residenza estiva del genitore, per raccontarle di strani atteggiamenti del padre. L’ex poliziotto l’avrebbe palpeggiata ripetutamente, almeno secondo quanto sostiene la bambina che, ascoltata dal pm, avrebbe confermato i presunti abusi.
La stessa sera la donna, di origini russe, avrebbe lanciato l’allarme e, a casa dell’ex poliziotto, sarebbero giunti gli agenti del Commissariato di Nardò. Qui però avrebbero trovato l’uomo immerso in un sonno profondo. L’ex poliziotto soffre infatti di una sorta di narcolessia, che lo colpisce spesso, soprattutto nei periodi di forte stress. Nel corso delle indagini, la madre ha presentato un ulteriore esposto in cui ha denunciato altri episodi di presunti palpeggiamenti subiti dalla bimba, in precedenza, ma che la piccola le avrebbe confidato solo dopo l’estate scorsa.
Ora la Procura ha chiesto al gip Vincenzo Brancato, un incidente probatorio. Il 17 settembre prossimo il giudice nominerà un perito, la psicologa infantile Marilena Mazzolini, che si occuperà di valutare l’attendibilità della presunta vittima. Solo dopo si procederà all’ascolto della bimba, che tutt’oggi abita in Russia con la madre.
Monica Serra